Il convegno iniziato ad Agropoli (Salerno) il 4 marzo scorso, con l’intervento della prof.ssa Angela Volpe, collaboratrice del prof. Riva in Giappone che ha parlato del “come Giovanni parlava ai giovani” soprattutto di culture, religioni, circostanze molto diverse (dall’Europa, all’Asia, all’America Latina) continua il 1 aprile a Reggio e si soffermerà sulle opere educative e scolastiche iniziate da Giovanni Riva a Reggio Emilia (Scuola dell’Infanzia Miro, Scuola elementare “F.Taddei” e media “J. Maritain” e poi il Liceo classico “R.Guardini”; i Campi Estivi Popolari, iniziative per i bambini delle zone terremotate in Umbria e in Emilia e molto altro), tramite le parole di Giuseppe Staccia (già direttore della Cooperativa Nuova Scuola e uno tra i primi che, da giovane, ha seguito Giovanni nella sua instancabile iniziativa) ma anche di Giovanni Riva come insegnante (tramite le testimonianze dei suoi alunni) e educatore e, in tardo pomeriggio, alla passione per l’umano che l’ha spinto anche lontano e a intraprendere iniziative educative nelle situazioni di disagio che continuano ancora oggi (campi estivi, azioni educative nei quartieri della città più in difficoltà, opere di sostegno all’infanzia nei paesi in via di Sviluppo). E anche chi ha incontrato Giovanni oggi e da lui ha preso per iniziative di carattere educativo, pur non avendolo conosciuto, ma conoscendolo tramite chi ha continuato la sua opere, ad esempio a Roma, Cava dei Selci, presso il Centro Universitario Diocesano “Giovanni Riva” che da lui prende il nome.
La novità di educare
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